Il riconoscimento del contributo dato agli studi storici locali dal convegno organizzato nel 1990 dall’Associazione culturale “Sant’Ambrogio” per il bicentenario dell’autonomia di Sant’Eufemia, i cui atti furono pubblicati nel 1997 da Rubbettino, non impedisce di mettere in discussione l’indicazione generica del 1790 (senza giorno e mese) come anno in cui il casale di Sant’Eufemia avrebbe conquistato l’autonomia dalla Contea di Sinopoli. Vincenzo Tripodi è stato il primo a sostenere che «nel 1790 l’Università, oggi Municipio di S. Eufemia, sotto il sindacato di tal Vincenzo Panuccio, intentò e vinse una causa per liberarsi dalla soggezione del Conte di Sinopoli e Principe di Scilla che aveva usurpato il dominio del territorio di essa. In seguito a ciò, essendo il Comune per l’innanzi denominato S. Eufemia di Sinopoli, mutò tal nome, assumendo quello di S. Eufemia d’Aspromonte» (Breve monografia su Sant’Eufemia d’Aspromonte, 1945).
La tesi di Tripodi non è però supportata da alcun documento ufficiale ed appare inoltre avulsa dal contesto storico generale. Più verosimile è invece supporre che l’affrancazione del comune sia stata conseguente all’eversione della feudalità (1806) realizzata nel periodo francese del regno di Napoli.
La “Legge per la circoscrizione dei governi del Regno” del 19 gennaio 1807, n. 14, al primo articolo stabiliva infatti che “ogni governo sarà chiamato col nome di quel luogo, ch’è il primo nel numero delle università, ch’esso comprende, e questo sarà la sede del giusdicente”: conseguentemente veniva istituito il governo di Sant’Eufemia di Sinopoli, del quale facevano parte i comuni di San Procopio, Sinopoli superiore, Sinopoli inferiore, Sinopoli vecchio, Acquaro, Cosoleto, Sitizano, Melicuccà.
Successivamente, il “Decreto per la nuova circoscrizione delle quattordici provincie del regno di Napoli”, n. 922 del 4 maggio 1811, che organizzava gli enti territoriali in province, distretti, circondari e comuni (art. 1), indicava Sinopoli capoluogo del circondario che comprendeva i comuni di Sinopoli superiore, Sinopoli inferiore, Sinopoli vecchio, Cosoleto, Sitizano, Acquaro, San Procopio, Sant’Eufemia, Paracorio, Pedavoli. Il 4 maggio 1811 veniva quindi istituito il comune di Sant’Eufemia, che perdeva la denominazione (“di Sinopoli”) mantenuta durante il periodo feudale.
Va infine sottolineato che uno studio di Gustavo Valente (Dizionario dei luoghi della Calabria, 1973), approvato anche dal Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, fa riferimento proprio alla data tratta dal Bullettino delle leggi del Regno di Napoli.