Il viaggio nella storia eufemiese, dopo avere attraversato i tre grandi rioni cittadini (“Paese Vecchio”, “Petto” e “Pezzagrande”), si conclude nei pressi della Pineta comunale con il ricordo di un eroe della Grande Guerra.
PANNELLO 9: LUIGI CUTRÌ
Luigi Cutrì, di Bruno e Maria Giuseppa Versace, nacque il 9 agosto 1869. Ad appena 17 anni si arruolò volontario nell’esercito e da sottotenente, nel 1889, prese parte alla campagna di Etiopia, guadagnando una medaglia di bronzo e l’encomio solenne del capitano Umberto Ademollo. Nel 1911 partecipò con il grado di capitano alla guerra italo-turca (o di Libia). Si distinse negli scontri che, a Derna, videro impegnati i soldati italiani agli ordini del generale Vittorio Trombi contro le truppe capeggiate da Enver Bey: impresa che valse a Cutrì il conferimento della croce dell’Ordine militare dei Savoia.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale partì volontario e fu destinato sul Carso. Con la brigata “Casale” fu impegnato sin da subito nei combattimenti per espugnare il Monte Podgora. Ferito ad una spalla il 4 luglio 1915 (Prima battaglia dell’Isonzo), fu nominato maggiore del 12° reggimento fucilieri per merito di guerra e assunse il comando del battaglione. Tornato in prima linea al termine della convalescenza, prese parte alla Quarta battaglia dell’Isonzo. Morì in combattimento, il 30 novembre 1915, “in seguito a ferita d’arma da fuoco al capo” e fu sepolto nel cimitero di Pubrida, frazione di Gorizia. Decorato con la medaglia d’argento al valor militare.