Non c’è due senza tre

“Alla vostra destra, per la trecentocinquantesima volta, potete ammirare la Sagrada Familia”! Appena ho saputo che Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea avrebbero nuovamente fatto tappa a Sant’Eufemia, mi sono tornate in mente le parole di Tonino, il mio compagno di liceo più simpatico, perennemente in ritardo – minimo un quarto d’ora tutte le mattine – e dedito ai passatempi più incredibili durante le ore di lezione. Su tutti, l’incisione artistica del banco con il coltellino. Si era alla gita del quinto liceo e dopo un viaggio epico in treno fino a Genova e in autobus fino a Lloret de Mar, dove alloggiavamo, ci toccò visitare Barcellona. Purtroppo per noi, Jim Morrison (l’autista del pullman, che indossava una giacca in pelle nera molto Doors) si incartò nel traffico della capitale della Catalogna e, per quasi un’ora, ci fece girare attorno alla basilica ideata da Gaudì, prima di riuscire ad imboccare una via d’uscita.
Sì, lo so che Cavallaro e Papandrea sono il fenomeno musicale calabrese degli ultimi due anni. Citula d’argentu mi piace pure. Ma tre volte in sei mesi è troppo. E pensare che quando furono portati ad agosto, in occasione della sagra della patata, più d’uno all’interno dell’amministrazione comunale arricciò il naso e commentò che non sarebbe andato nessuno a vederli. Ma nella vita c’è sempre tempo per rivedere le proprie opinioni, anche se quelli disposti ad ammettere un errore di valutazione sono merce rara. In genere, prevale la sindrome di Fonzie, che non riusciva mai a pronunciare per intero la frase “mi sono sbagliato”. Un mese dopo, a grande richiesta, tornarono per festeggiare la patrona del paese. Ieri, hanno chiuso le festività natalizie. Al solito, si passa da un eccesso all’altro.
Tornando al Natale, bisogna ammettere che si è festeggiato poco. Anche perché non c’era granché da fare baldoria, visti i tempi. Il cartellone delle iniziative è stato comunque abbastanza nutrito. L’inaugurazione della sezione locale dell’Avis, intitolata al medico Pasquale Gioffrè; il concerto natalizio del coro parrocchiale polifonico “Cosma Passalacqua”; l’interpretazione di poesie e canzoni sulla natività, a cura dell’associazione Terzo Millennio; la Tombolata organizzata dall’Agape; il Premio Sant’Omobono, a cura dell’associazione dei sarti; la Giornata della Famiglia (Comitato feste); la partita di calcio tra il Sant’Eufemia e la squadra dell’oratorio parrocchiale “Don Bosco”; l’esibizione del gruppo folcloristico locale presso la Rsa “Antonino Messina”; la visita ai presepi di Tropea e alla chiesetta di Piedigrotta (Pizzo) per gli anziani (amministrazione comunale e Agape).
Mancava la ciliegina sulla torta, per chiudere col botto. In una serata spartiacque tra la tournée del 2011 e quella del 2012. Una sorta di dylaniano Never Ending Tour in salsa taranta. Per cui, non è detto che sia finita qua. Potrebbero tornare per Carnevale, poi per festeggiare l’inizio della primavera, a Pasqua e così via. Anche se sarebbe preferibile che gli artisti “girassero”, come disse l’ex premier riferendosi ad altri generi di intrattenimento.

Condividi

3 risposte a “Non c’è due senza tre”

  1. Aggiornati su youtube, altrimenti la prossima volta che torni rischi il linciaggio.
    Si sono esibiti anche a Lione, potresti attivarti per fargli fare una tappa a Trafalgar Square!

  2. Partendo dal fatto che Citula d'Argentu MERITA PE DAVERU, hai ragione. Può darsi che c'era il 3per2 e hanno fatto il contratto tempo fa senza che lo sapessimo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *