La Consulta comunale diventa realtà. Dopo la votazione per il direttivo, l’importante organismo voluto dall’amministrazione Creazzo si è dotato degli strumenti necessari per avviare le proprie attività, sintetizzate nel manifesto che – circa un mese fa – invitava la cittadinanza a presentare la domanda di adesione: “favorire il raccordo e lo scambio di idee tra la cittadinanza e l’amministrazione comunale […] diffondere informazioni, promuovere lo sviluppo culturale, contribuire all’educazione democratica ed alla formazione intellettuale e civile, garantire il pluralismo, coadiuvare l’attuazione di tutte quelle iniziative idonee a migliorare le condizioni di vita delle varie categorie di cittadini, incrementare e diffondere lo studio e la conoscenza della storia, delle tradizioni locali e dei valori e dei principi sanciti dalla Costituzione Repubblicana”.
Quasi un plebiscito ha sancito l’elezione a presidente di Enzo Fedele (30 anni), consulente del lavoro con alle spalle un’esperienza già ultradecennale nel mondo dell’associazionismo locale (Associazione di volontariato cristiano “Agape” e Associazione “Terzo Millennio”). Al suo fianco, la vicepresidente Rossella Morabito (33), dottoressa in lettere spesso protagonista di interessanti eventi culturali, e Angela Gioffré (36), impiegata Inail con una lunga militanza nell’associazione culturale “Sant’Ambrogio”.
La Consulta dovrebbe fungere da camera di compensazione tra politica e società civile, una sorta di cinghia di trasmissione che permetta alle istanze della comunità di pervenire al livello politico tramite un modus operandi partecipato, trasparente e democratico. Al direttivo, in particolare, il compito e la responsabilità di realizzare ciò che sulla carta rappresenta un segnale di novità, certamente positivo perché presuppone il coinvolgimento di quanti sono disposti a mettere al servizio della collettività il proprio bagaglio di esperienza e passione per la cura del bene pubblico.
L’età media del direttivo, composto in prevalenza da donne (sei su otto), è di circa 37 anni: la più giovane è la studentessa Maria Grazia Orlando (18), che ha ottenuto il maggiore numero di preferenze; il più “anziano” Salvatore Coletta (50), impiegato presso il centro semiresidenziale di riabilitazione di Sant’Eufemia. Gli altri componenti del direttivo sono: Maria Iero (43), insegnante con la passione per le tradizioni popolari; Tita Violi (48), figura di riferimento storica per il mondo del laicato parrocchiale; Mimma Rugari (37), componente del direttivo dell’associazione “Terzo Millennio” e rappresentante dei genitori nel consiglio dell’Istituto comprensivo statale “Don Bosco”.
Di seguito, il resoconto del breve colloquio che abbiamo avuto con il presidente Enzo Fedele.
Quali sono le tue prime impressioni da presidente della Consulta?
Bisogna partire da lontano. Come idea, la Consulta nasce più di un anno fa, con la stesura del programma della lista “LeAli al paese” che poi trionfò alle elezioni comunali. Da lì in avanti è stato un percorso a tappe, con la redazione del regolamento e la sua approvazione in consiglio comunale. Fino ad arrivare ad oggi, con l’elezione degli organi che andranno a comporla. Le votazioni hanno rappresentato un momento di partecipazione attiva e di sana democrazia per la nostra comunità. Subito dopo, il mio primo pensiero è andato alle persone che mi hanno eletto e con le quali dovrò lavorare: amici di vecchia data, con i quali ho già condiviso parte del mio percorso di vita, e nuovi amici che ancora non conosco a fondo: la circostanza di ritrovarci tutti qua sta però a significare che abbiamo principi e valori comuni, e questo è un buon punto di partenza.
Qual è la tua idea di Consulta?
Penso alla Consulta come ad un cantiere, un laboratorio di idee che produca progetti da affidare all’amministrazione comunale. Sant’Eufemia ha bisogno di spazi di bellezza, di luoghi di incontri che favoriscano il dialogo e la partecipazione di tutti alla “vita” del paese: sono questi gli indicatori della crescita civile e culturale di una comunità.
Cosa ci dici a proposito della squadra che lavorerà al tuo fianco?
Come avrai notato, è una squadra a “trazione rosa”. Puntiamo molto sull’energia delle donne, a partire dalla giovanissima Maria Grazia Orlando (alla quale facciamo un grosso in bocca al lupo per gli esami di maturità che si appresta a sostenere), che avrà il compito di coinvolgere i giovani del nostro comune. Tita Violi curerà prevalentemente i rapporti con le aziende che insistono sul nostro territorio; Maria Iero si occuperà del tema a lei congeniale del recupero storico e culturale delle nostre tradizioni; Mimma Rugari di pari opportunità e di integrazione con gli stranieri, molti dei quali ormai da anni risiedono stabilmente nel nostro comune; Salvatore Coletta del coinvolgimento degli anziani in progetti che li possano vedere e rendere protagonisti.
Io, Rossella Morabito ed Angela Gioffré avremo invece il compito di coordinare e seguire da vicino i lavori dei singoli settori: giovani, cultura, pari opportunità, anziani, attività produttive.
Quali saranno le prime iniziative della Consulta?
Innanzitutto ritengo sia giusto presentare la squadra all’intera comunità, in modo che ogni cittadino sappia “chi si occuperà di cosa” e, se lo ritiene opportuno, possa partecipare allo sviluppo delle idee e alla realizzazione dei progetti. Subito dopo, penso ad iniziative cha facciano conoscere qual è la storia del nostro comune e la sua vocazione; penso a convegni su tematiche particolari quali la sicurezza nel mondo del lavoro, l’importanza della raccolta differenziata, la promozione dei nostri prodotti. In ogni caso, si tratterà di iniziative che metteranno al centro del dibattito il cittadino “responsabile”, che vuole rendersi protagonista della vita sociale nel nostro comune.
bravi
un altra promessa divenuta realta, politica con la p maiuscola posta in essere disinteressatamente con l' obbiettivo di rendere piu dinamica la nostra cittadina, non usata come in passato come un potere da detenere contro qualcuno o qualcosa, bravi.
Ottimo!!!!!
Bravi…