Il 7 maggio 2012 la lista “LeAli al Paese” vinceva le elezioni comunali e Domenico Creazzo diventava sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte. A un anno di distanza, incontriamo il sindaco nel suo ufficio al primo piano del Palazzo municipale per stilare il bilancio di un anno di attività amministrativa.
Un anno dopo, a che punto è l’amministrazione comunale con la realizzazione del programma con il quale la lista “LeAli al Paese” si è presentata alle elezioni?
Le linee programmatiche sulla base delle quali siamo stati votati dai nostri concittadini rappresentano la nostra stella polare. Quei punti orientano le nostre scelte amministrative e della loro realizzazione dobbiamo prioritariamente rendere conto agli eufemiesi.
Abbiamo iniziato con l’istituzione della De.C.O. (denominazione comunale di origine) per la patata di Sant’Eufemia, un prodotto tipico del nostro territorio sul quale stiamo puntando molto. Sant’Eufemia è un paese a vocazione agricola: la chance più importante di sviluppo economico può venire soltanto dall’agricoltura. Studiare il territorio e proporre politiche adeguate a quel territorio. Questo deve essere il compito di amministratori seri. Sembra semplice, ma non lo è nel concreto. Anche perché l’amministrazione comunale può impegnarsi per favorire condizioni migliori di sviluppo, ma i protagonisti ultimi devono essere i cittadini, in questo caso gli imprenditori agricoli. La chiave di tutto è la sinergia, la collaborazione tra amministrati e amministratori.
Un altro concetto sul quale avete molto insistito è quello della partecipazione.
Certo, e credo che stiamo rispettando la promessa. Va in questa direzione l’istituzione della Consulta, uno dei punti qualificanti del nostro programma, che abbiamo fortemente voluto e sul quale ci siamo impegnati sin dal primo giorno di insediamento. Il processo è ora avviato: abbiamo approvato il regolamento e invitato i cittadini a presentare la domanda di partecipazione, i cui termini scadono il 16 maggio. Le domande stanno arrivando: il nostro auspicio è che siano numerose. L’abbiamo detto in campagna elettorale e lo ribadiamo oggi: la democrazia senza partecipazione è un guscio vuoto.
Partecipazione è la Commissione “mensa” che abbiamo istituito e che sarà operativa dal prossimo anno scolastico, al fine di evitare disguidi o incresciose dispute sulla qualità del servizio.
Partecipazione significa consigli comunali aperti per questioni che interessano la società eufemiese, come è accaduto di recente dopo il danneggiamento dell’automobile del dirigente scolastico Giovanni Geresia.
Partecipazione è la grande adesione riscontrata presso gli esercenti commerciali e i privati cittadini per l’iniziativa “adotta un’aiuola”. Segno che la comunità, se sollecitata, sa dare risposte positive e costruttive.
L’amministrazione comunale cerca il confronto con la società civile per riuscire a trovare una sintesi tra teoria e pratica. Il futuro di Sant’Eufemia passa dalla consapevolezza che occorre individuare, sempre, le vie praticabili per riuscire a raggiungere ciò che vogliamo raggiungere.
Nel primo anno avete realizzato diverse iniziative culturali.
Sì, stiamo investendo molto sulla cultura e abbiamo già realizzato iniziative molto interessanti: “Pagine risorgimentali”, con la commemorazione del 150° anniversario dei fatti d’Aspromonte; “Pagine di democrazia”, con la presentazione del libro dell’assessore regionale Mario Caligiuri (La formazione dell’élite); “Pagine di memoria”, sulla tragedia della Shoah; “Pagine di storia eufemiese”, con il convegno su Nino Zucco e l’inaugurazione della pinacoteca comunale. Grazie a un contributo dell’Ente Parco è stato possibile bonificare l’area archeologica di Serro di Tavola, a costo zero per il comune. Ciò ha determinato inoltre l’instaurazione di proficui rapporti con la Sovrintendenza per i beni culturali e con la Regione Calabria, che ha riconosciuto Serro di Tavola zona di interesse archeologico.
La cultura è alla base di tutto. Anche se non dovessimo avere riscontri immediati, siamo certi che a lungo termine una parte rilevante della comunità eufemiese sarà sensibile ai temi culturali e ciò avrà risvolti positivi, per esempio per quanto riguarda i temi della legalità.
A questo proposito, sottolineo la nomina del responsabile della Polizia municipale: per fare rispettare le regole non bastano vuote parole o la demagogia delle occasioni più o meno ufficiali; servono gesti concreti come la nomina del comandante Emilio Paturzo. Anche se a qualcuno è potuto sembrare impopolare, questo provvedimento sarà invece occasione di crescita per la comunità. Anche l’arrivo di un mezzo antincendio che, su mia espressa richiesta, la Protezione civile ha assegnato al nostro comune (in tutto, sedici a livello regionale) e la brillante simulazione di intervento realizzata nei giorni scorsi, spiegano meglio delle parole l’impegno di questa amministrazione sul tema dell’educazione civica.
Come sta affrontando l’amministrazione il crescente disagio economico di un consistente numero di famiglie?
La crisi economica diventa ogni giorno più grave e spesso ci si trova disarmati e non attrezzati a dare risposte adeguate. Ci stiamo impegnando con i progetti realizzati in collaborazione con l’Agape e con l’oratorio parrocchiale, ma abbiamo anche impiegato somme del bilancio per buoni spesa e contributi economici ai nuclei familiari più disagiati. Ci rendiamo conto che a volte si tratta di una goccia nell’oceano, ma spesso quella goccia è un’àncora alla quale aggrapparsi.
Abbiamo regolamentato e incrementato il servizio scuolabus, che è passato da 66 a 120 cartellini, e abbiamo sensibilmente abbassato la tariffa della mensa scolastica, che a seconda della tipologia delle famiglie può comportare fino a 300 euro annui di risparmio.
Sant’Eufemia è tra i comuni che meno hanno sofferto l’emergenza rifiuti. Tuttavia, il problema non è stato risolto e, prima o poi, il rischio del collasso per il sistema regionale di smaltimento si ripresenterà. Come pensa di muoversi la tua amministrazione per il futuro?
Preliminarmente, credo sia bene illustrare la situazione che abbiamo trovato al nostro arrivo. Sant’Eufemia faceva parte del Consorzio di Piana Ambiente: appena insediati ci siamo ritrovati con il paese invaso dalla spazzatura e con cinque discariche a cielo aperto: contrada Peras; via De Nava, nei pressi del 118; contrada Badia; nei pressi della Stazione; fontana Pirina. Pagavamo 25.000 euro al mese per il servizio di raccolta dei rifiuti, ma quando – dopo dieci giorni – ci siamo resi conto che Piana Ambiente non era più in grado di svolgere il servizio, l’abbiamo diffidata e successivamente abbiamo rescisso il contratto. Data la situazione di emergenza, la legge ci permetteva di affidare il servizio a un’altra ditta, a patto di non superare il costo di 25.000 euro. Da un calcolo effettuato dall’ufficio tecnico abbiamo accertato che sarebbero stati sufficienti 18.000 euro.
Abbiamo quindi preparato un bando di gara che la Sear Srl si è aggiudicato e che ci ha pertanto consentito un notevole risparmio.
Il sistema però va completamente riformato. Dopo diverse riunioni sul tema, ci siamo impegnati per la differenziata porta a porta. Sappiamo bene che la raccolta differenziata è il futuro, ma sappiamo anche che per farla funzionare bene il territorio necessita di supporti esterni adeguati: isole ecologiche e strutture in grado di retribuire i comuni che conferiscono i rifiuti differenziati. Paradossalmente, se dovessimo passare ora al porta a porta, sarebbe il comune a dovere pagare 36.000 euro mensili per lo smaltimento dei rifiuti. Per tale motivo, a breve sigleremo una convenzione per l’istituzione di un consorzio tra i comuni di Sant’Eufemia, Sinopoli, San Procopio, Melicuccà e Seminara. Quindi, grazie al contributo della Provincia e al suo supporto tecnico, sarà realizzata un’isola ecologica. Si potrà così arrivare al quantitativo di materiale differenziato necessario per accedere al contributo ambientale del Conai (Consorzio nazionale imballaggi), garantendo così ai comuni una retribuzione sulla base del differenziato singolarmente prodotto. In questo modo la raccolta differenziata sarà sostenibile. Al fine di educare i cittadini alla differenziata, nell’immediato contiamo di riuscire a fare appaltare l’avvio della raccolta porta a porta, in via del tutto sperimentale, soltanto per alcune zone del comune.
Voglio inoltre sottolineare un altro aspetto importante. Il comune si è infatti richiamato alla normativa che obbliga la società aggiudicataria alla riassunzione degli operai di Piana Ambiente che svolgevano il servizio nel nostro comune, per cui saranno mantenuti anche i posti di lavoro del passato.
Il taglio dei trasferimenti statali ha provocato la dura presa di posizione degli enti locali, che da tempo hanno denunciato il rischio di dovere chiudere. Qual è la situazione economica del nostro comune?
Il Comune di Sant’Eufemia è abbastanza solido e non corre rischi economici di rilievo. Abbiamo avuto sì dei tagli, come tutti gli enti locali, ma va detto che abbiamo ereditato una situazione di cassa positiva, certificata da un avanzo di amministrazione pari a 409.000 euro nel consuntivo 2012.
Voglio sottolineare che, nonostante i tagli dei trasferimenti statali, nel conto consuntivo 2013 l’avanzo sale a circa 419.000 euro, anche se l’esistenza di vincoli di spesa non ci consente di spendere per come vorremmo.
Consentimi però di dire qualcosa sul funzionamento della macchina amministrativa.
Prego.
Viviamo in un momento di ristrettezze economiche e di cambiamenti legislativi, per cui siamo spesso chiamati ad adeguarci a ciò che ci viene imposto a livello centrale. Da un lato, non tutto quello che vorremmo fare si può fare; dall’altro, siamo come un’automobile di piccola cilindrata che non può avere le prestazioni di una berlina. Però i dipendenti comunali stanno tutti dando il massimo e voglio qui ringraziarli pubblicamente per la disponibilità che hanno dimostrato sin dal primo giorno del mio insediamento. Dire che i nostri operai non fanno niente, è quanto di più falso si possa sostenere. Carte alla mano, rispetto al passato gli operai comunali hanno raddoppiato gli interventi.
Nel contempo, occorre però ribadire che l’amministrazione comunale farà di tutto per salvaguardare i diritti di tutti e non del singolo: nel caso in cui ciò non dovesse avvenire, non avremo alcun problema ad adottare provvedimenti conseguenti. Che nessuno si senta intoccabile: il fine ultimo deve essere l’interesse dei cittadini. Non abbiamo bisogno di grigi burocrati, ma di protagonisti attivi per la crescita del paese ispirati da un’unica finalità: quella di essere al servizio della collettività.
Alcuni giudicano l’operato di un’amministrazione comunale dai lavori pubblici che riesce ad appaltare. Qual è la situazione attuale?
Quando si parla di lavori pubblici, bisogna considerare anche l’aspetto burocratico, che non è affatto secondario. Difatti, spesso i risultati si vedono nel lungo termine, perché ci sono dei tempi burocratici inevitabili.
Sulla viabilità comunale abbiamo ad esempio beneficiato l’anno scorso di un finanziamento di 200.000 euro ed entro il 19 giugno dovremo fornire alla regione il progetto definitivo. Per quanto riguarda l’isola ecologica, al nostro insediamento abbiamo incontrato ostacoli burocratici che hanno rallentato l’iter per mandare in appalto il lavoro e che poi siamo riusciti a superare.
Abbiamo inoltre reperito 75.000 euro di economie che andranno ad ultimare la strada Peras, mentre dovremmo finalmente essere riusciti a risolvere l’annosa questione relativa alla sede del liceo scientifico, grazie all’approvazione (all’unanimità) di una convenzione con la Provincia: il comune dà in concessione la struttura dell’ex scuola elementare situata al rione “Purgatorio” e la Provincia si impegna a costruire il nuovo liceo scientifico.
Per la scuola materna, un bando di gara di 1.250.000 euro finalizzato alla prosecuzione dei lavori si trova alla Suap, dove a breve invieremo anche il progetto definitivo per il completamento del centro polisportivo, per un importo di 900.000 euro. Progetto che non è stato ancora possibile mandare in appalto perché prima occorre risolvere alcune questioni legali, relative ai terreni espropriati, dovute a una non ottimale precedente gestione burocratica e che comporteranno delle spese per il comune.
Abbiamo inoltre approvato e inviato all’Ente Parco un progetto per la costruzione di un nuovo serbatoio in contrada Lanzo e, entro l’11 luglio, presenteremo il progetto che realizzerà il completamento della palestra della scuola elementare.
Purtroppo, qualche eredità negativa l’abbiamo avuta. Tralasciando il fatto che, appena insediato, mi sono ritrovato con il comune soccombente in una causa civile, che ha comportato un esborso di 60.000 euro, è bene che i cittadini sappiano che il comune entro agosto dovrà impegnare dei fondi per accatastare tutti gli immobili comunali costruiti negli anni passati. Ad oggi nessun immobile, Palazzo municipale compreso, è infatti accatastato. Ritardi incomprensibili, come quello dell’assegnazione del piano di sicurezza sul lavoro, obbligatorio del 2001.
Per fare un altro esempio, il 18 maggio si potrà finalmente disputare una partita di calcio a cinque nel campetto situato nei pressi della stazione, a sette anni dalla sua inaugurazione ufficiale!
Hai mai pensato “chi me l’ha fatto fare? ”. O rifaresti tutto?
L’ho ribadito di recente, nell’intervento svolto in occasione del convegno su Nino Zucco. Da un punto di vista razionale, per l’interesse della mia famiglia e della mia professione, a me non “converrebbe” (per usare un termine crudo) fare il sindaco. Tuttavia, il pensiero che questa mia scelta possa essere utile per il bene del mio paese mi spinge ad essere certo che, così come l’ho fatto, lo rifarei e se necessario lo rifarò.
Chiudi gli occhi e riaprili tra quattro anni. Cosa vorresti vedere?
Mi auguro di riuscire a completare il programma e di mantenere l’impegno assunto nei confronti degli eufemiesi. Spero di avere ancora, nell’ultimo giorno di mandato, la stessa identica attestazione di affetto che mi è stata rivolta nel momento in cui sono stato eletto. Sarebbe questa per me la migliore gratificazione e la certificazione che ho bene operato.