Sullo svincolo, lettera al presidente Mario Oliverio

Sulla Gazzetta del Sud di stamattina è uscito un articolo che sintetizza il contenuto della lettera inviata al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio in merito all’annosa questione dello svincolo autostradale di Sant’Eufemia. A mio avviso, la sintesi giornalistica non rende pienamente giustizia al senso della lettera, che altro non vuole essere che un richiamo alla responsabilità per chi, qualche anno fa, aveva assunto un impegno preciso nei confronti della comunità eufemiese. Per evitare fraintendimenti, la pubblico integralmente. Un ringraziamento particolare a Giuseppe Pinto, che è da sempre molto attento e attivo nel segnalare le problematiche infrastrutturali del territorio della nostra provincia.

Onorevole Presidente, non si pensa, se non raramente nei modi dovuti, che i cittadini abbiano un volto e che sono persone dotate di sensazione, percezione, riflessione, sentimenti, capacità intuitive, quindi creative e critiche; capacità di dare soluzioni che non gli verranno mai chieste. La loro partecipazione viene chiesta esclusivamente nelle occasioni del voto amministrativo, politico o referendario, di fatto senza la possibilità di riscontro se non nel tempo del voto successivo.
I cittadini si pongono con diritto la domanda se le cause della soppressione dello svincolo di Bagnara Sant’Eufemia nella provincia di Reggio di Calabria siano da addebitare a questo o a quell’altro partito, o se vanno ricondotte al “sistema Italia”, che non riesce a dare risposte credibili, in un sistema dove i partiti si delegittimano in continuazione.
Vorrei parlare di questo territorio, uno dei tanti della provincia di Reggio di Calabria. Un territorio dimenticato da tutti, dove sono visibili le gravi responsabilità delle istituzioni e della politica che non sono riuscite ad imporre con autorevolezza la risoluzione dei problemi di una terra che è stata sempre trascurata.
Lo svincolo di Bagnara Sant’Eufemia d’Aspromonte, in provincia di Reggio di Calabria, è stato “cancellato” sul nuovo tracciato della A3 Salerno-Reggio Calabria. Era un arteria di collegamento di grande importanza per l’intero comprensorio territoriale, nel quale ricadono una serie di comuni (Bagnara Calabra e i paesi dell’entroterra aspromontano: Sant’Eufemia d’Aspromonte, Sinopoli, S. Procopio, Cosoleto, Delianuova). Comuni dell’entroterra aspromontano che sono già penalizzati poiché da sempre difficilmente raggiungibili, a causa delle precarie condizioni dell’unica via di collegamento (ex SS 112), in particolare nei mesi invernali.
La politica non è stata in grado di dare risposte alle comunità di un territorio che resta purtroppo trascurato e dimenticato da tutti. Le problematiche della sicurezza stradale devono essere al primo posto tra i compiti delle istituzioni, a vari livelli. Basti pensare che l’ANAS ripristinando il tracciato della vecchia autostrada A3 negli otto chilometri che si percorrono nei due sensi marcia dallo svincolo di Sant’Elia all’ex svincolo di Bagnara, nel periodo invernale è soggetto a neve e nebbia, e non è stato realizzato un impianto di illuminazione che consentirebbe di rendere più sicuro il transito su queste bretelle. Anche questo intervento avrebbe avuto un riscontro positivo nella popolazione perché avrebbe dimostrato che le istituzioni sono in qualche modo attente alle esigenze del territorio.
Onorevole Presidente, nel corso degli anni a dir il vero, hanno provato tutte le amministrazioni di quel comprensorio e quelle regionali, che l’hanno preceduta, a dare una risposta al territorio che rivendica questa importante opera. Negli anni si sono succeduti incontri nei vari assessorati regionali, presso i ministeri, la mediazione dei vari Prefetti dal dott. De Sena Prefetto al dott. Piscitelli, dal Sottosegretario Meduri, e sono state presentate varie interrogazioni parlamentari ma a nulla sono servite per dare seguito alla realizzazione dello svincolo da e per Reggio di Calabria.
L’allora Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, nel 2010, come riportavano gli organi d’informazione, dopo aver ascoltato le rimostranze dei territori e compreso il valore strategico dello svincolo di Sant’Eufemia, ha espresso la disponibilità dell’Azienda alla redazione di un progetto definitivo, che si sarebbe dovuto collegare al progetto preliminare già redatto dalla Provincia di Reggio Calabria, per la realizzazione onerosa di un’opera da sottoporre all’approvazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Dalla soppressione dello svincolo, infatti, deriva la penalizzazione di un’area che ricopre un ruolo strategico per lo sviluppo socio economico della provincia di Reggio Calabria. Infatti, le attività commerciali della zona industriale di Bagnara – Sant’Eufemia d’Aspromonte e le attività agricole hanno già subito i riflessi negativi derivanti dalla difficoltà di raggiungere i territori interessati ma soprattutto sul piano dell’incolumità pubblica, che in caso d’intervento i mezzi di soccorsi devono allungare il percorso per raggiungere l’ospedale di Scilla o Reggio di Calabria perché manca in questi territori anche un punto strategico dove far atterrare l’elisoccorso.
Poi il nulla, dalle parole non sono arrivati i fatti. Un colpevole silenzio, quasi ad evitare di mettere in imbarazzo i livelli più alti della politica e delle istituzioni. L’indignazione nei confronti della politica oggi scorre sulla bocca dei cittadini e sarebbe doveroso che tutti recitassimo il mea culpa per non essere riusciti a concretizzare forti iniziative di protesta per dare un degno vivere civile alle nostre comunità.
Onorevole Presidente, non è lontano il mese di marzo 2015 quando ha assunto l’impegno in qualità di presidente della Regione Calabria e dalla sua giunta, come viene riportato dagli organi d’informazione locale. Lei Presidente, che viene dalla politica storica del fare, aveva incontrato i vari rappresentanti di quelle comunità in varie riunioni svoltasi presso gli uffici regionali preposti, al fine di valutare i progetti che Anas negli anni ha puntualmente accantonato.
Onorevole Presidente, la Sua giunta di allora aveva preso degli impegni precisi per il mantenimento dello svincolo, ovvero, si era impegnata a finanziare il progetto laddove Anas non avesse provveduto.
Sarebbe cosa gradita riprendere il percorso di questo progetto di sviluppo territoriale viario, verificando lo stato di una progettazione promessa e in realtà mai portata avanti, e per avere un confronto su alcune proposte alternative e fattibili: come ad esempio, la realizzazione di un accesso in direzione Reggio Calabria mediante l’utilizzo delle piste di cantiere preesistenti, dove oggi sono stati messi a dimora degli alberi.
Le popolazioni del comprensorio pre-aspromontano, che hanno subito l’ingiustizia della soppressione dello svincolo Bagnara Sant’Eufemia d’Aspromonte, non chiedono altro che venga ripristinata un’arteria di collegamento esistente sin dalla realizzazione della Salerno-Reggio Calabria.
Rimaniamo in attesa di un cortese cenno di riscontro e cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri più cordiali saluti.
Giuseppe Pinto, responsabile provinciale del Partito Democratico per le Politiche del Territorio
Domenico Forgione, consigliere comunale Sant’Eufemia d’Aspromonte
Pasquale Napoli, consigliere comunale Sant’Eufemia d’Aspromonte

* La lettera è inoltre indirizzata a: Presidente del Consiglio Regionale, Nicola Irto; Prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari; Assessore regionale Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, Roberto Musmanno; Presidente e Amministratore delegato di ANAS, Giovanni Vittorio Armani; Capogruppo regionale Partito Democratico, Sebi Romeo; Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

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