Irene Testa, tesoriera del Partito Radicale, ha raccolto in un libro 25 storie di malagiustizia tratte dalle interviste realizzate per la rubrica “Lo stato del diritto”, che conduce su Radio Radicale. Tra le vicende raccontate c’è anche quella che mi ha riguardato personalmente.
«Ho raccolto delle storie – scrive –, realizzate grazie alla voce dei protagonisti per la rubrica “Lo stato del Diritto” che viene trasmessa sulla rete nazionale di Radio Radicale. Ho ritenuto che questi preziosi racconti andassero pubblicati perché mostrano una fotografia del dolore che tutti noi, da cittadini, rischiamo ogni giorno di subire. A causa di un sistema arroccato nella celebrazione e conservazione del proprio status quo anziché del diritto, dei diritti, della democrazia della Repubblica. Questo è il momento giusto per farlo. In primavera, grazie al referendum promosso dal Partito Radicale e dalla Lega, gli italiani avranno l’occasione di cambiare alcune distorsioni del sistema del quale queste storie sono la viva testimonianza».
La prefazione del volume è di Gaia Tortora, giornalista di La7 e figlia di Enzo, il popolare conduttore televisivo diventato il simbolo della malagiustizia italiana:
«Eccola la frase che ti fa tornare a respirare, che ti restituisce alla vita, anche se la vita per molti non sarà più quella di prima. Il fatto non sussiste, e invece sussiste eccome. Ed è quello che ti ha scaraventato all’inferno senza un motivo. Che ha distrutto la tua vita e quella dei tuoi cari. Il fatto sussiste, si chiama malagiustizia, errore giudiziario, sciatteria, malafede. Tutto quello che travolge una persona che mai avrebbe immaginato un incubo dal quale districarsi, perdendo dignità, salute e soldi. Le storia qui raccontate sono le vite degli altri, ma domani o dopo potrebbero accadere a tutti. Io lo so bene. Ogni giorno tre innocenti finiscono in carcere per errore, parliamo di oltre 1000 cittadini all’anno. Spesso le cause sono banali. Un errore di persona, un accertamento mancato, le falsità senza riscontro. È facile (fin troppo) finirci in quel fatto che non sussiste. Diventa però complicatissimo dimostrarlo. Le storie raccolte da Irene Testa sono le nostre storie. Ci appartengono anche se non le abbiamo vissute. Perché solo una coscienza collettiva dell’importanza di una giustizia giusta e di uno Stato di diritto ci aiuterà a dimostrare veramente che il fatto…non sussiste».
Chi volesse acquistare il libro, può farlo cliccando sul link: www.lostatodeldiritto.it